sabato 20 luglio 2013

Tra via Emanuele Filiberto, via G.B. Piatti, via Santa Croce in Gerusalemme e via Carlo Felice. Parte 2

Concludiamo la nostra perlustrazione di via Giovanni Battista Piatti con due villette a schiera. Come ben si può vedere la struttura è perfettamente identica e cambia solo il colore.
Non è nulla di rilevante, ma mi ha divertito quando l'ho vista...

I palazzi dei ferrotranvieri a via di Santa Croce in Gerusalemme.
Il giro che si inaugura ora è di estremo interesse. Nel 1907 Roma era ancora quasi completamente dentro le sue mura e il luogo perfetto per alloggiare i ferrotranvieri venne individuato giustamente a due passi dalla trionfale piazza Vittorio Emanuele II e dalla Stazione Termini.
Le case che vengono costruite sono il secondo esempio, dopo le case della Cooperativa Luzzatti, di edilizia totalmente popolare e seriale della città di Roma dopo l'Unità.
L'autore è Giulio Magni, nipote del grande neoclassicista Giuseppe Valadier e autore della chiesa della Regina Pacis a Ostia Lido e della Facoltà valdese di teologia a piazza Cavour. Il suo è uno stile integralmente liberty molto vicino alla Francia (non è un caso la sua convocazione a lavorare a Bucarest); qui sospende temporaneamente le sue radici e dà vita a un piccolo quartiere ove l'ornamento è linearizzato al massimo e ridotto all'essenziale.
Siamo tra il 1907 e il 1911 e sembra di stare nel 1935, ma con più garbo.



Credo che questo scorcio, che si ammira da via Germano Sommeiller, non sia affatto casuale. In ogni modo dà un valore aggiunto a questa strada.
Il complesso merita un'analisi ulteriore, che compirò in seguito.

Portale di via di S.ta Croce in Gerusalemme 35.
Probabilmente un tempo fu una macelleria. Trovo molto bello il portale: è eclettico, però non mi comunica una sensazione di esagerazione.


Conclusione paesaggisticamente rilevante.



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