sabato 16 marzo 2013

II. Villini.

Ciò che mi ha colpito di più durante le mie prime sedute escursionistiche è la natura prevalentemente residenziale e, presumo, medio-borghese che era stata pensata per l'Appio nel piano regolatore del 1909. Molti sono i villini e diversi i piccoli palazzi: è solo andando avanti nel tempo che iniziano a costruirsi edifici molto più importanti; ci sono certo diverse eccezioni, come abbiamo notato nel post precedente, però il discorso non cambia di granché.

1. Villino di via Gino Capponi 77.
L'ornato molto lineare, già prossimo a una radicale geometrizzazione, mi pare un'evoluzione del condominio di via Appia. Lo stile è però molto più misurato e raffinato, forse per venire incontro a una committenza più borghese. L'incontro fra la nuance terrosa dell'edificio, gli alberi folti e il doppio portale mi dà una sensazione di estrema pace e rilassamento.


Mi pare che forme simili si possano ravvisare in un bel palazzo a piazza dell'Alberone 31. Il bugnato si limita a delineare i contorni dell'edificio fino all'altezza del primo piano, le decorazioni sono molto essenziali e si limitano alle tre finestre centrali, le uniche dotate di un balcone continuo. Notevole la finestra timpanata al centro. E' evidente che siamo negli anni '30, forse un po' dopo il villino di cui sopra.

3. Villino Petrucci di via Ferdinando Ughelli 40.
Questo villino è stato per me una grande sorpresa. A quanto sembra, esso è la residenza di una famiglia aristocratica: il costruttore, infatti, si è preoccupato di rappresentare all'ingresso del suo villino lo stemma araldico della sua famiglia. Non sembrerebbe trattarsi dei Petrucci di Siena. Secondo le mie frammentarie conoscenze in fatto di araldica, questo tipo di corona ha lo stesso numero di punte di quella viscontea: non oso andare oltre perché non ci sono molti altri punti di contatto e lascia, per di più, dubbiosi sul perché dei visconti avrebbero dovuto prendere un villino così borghese in un'area ancora quasi totalmente nel verde nel 1924.
Sciocchezze a parte, il villino di per sé è estremamente grazioso e per niente pesante. Le modanature sono essenziali e il contrasto di colori (è originale?) mi risulta molto piacevole. Ne viene fuori un insieme molto coerente e raffinato, per nulla enfatico. Almeno secondo il mio modo di vedere.



   

Nessun commento:

Posta un commento