1. Villino di via Gino Capponi 77.
L'ornato molto lineare, già prossimo a una radicale geometrizzazione, mi pare un'evoluzione del condominio di via Appia. Lo stile è però molto più misurato e raffinato, forse per venire incontro a una committenza più borghese. L'incontro fra la nuance terrosa dell'edificio, gli alberi folti e il doppio portale mi dà una sensazione di estrema pace e rilassamento.
Mi pare che forme simili si possano ravvisare in un bel palazzo a piazza dell'Alberone 31. Il bugnato si limita a delineare i contorni dell'edificio fino all'altezza del primo piano, le decorazioni sono molto essenziali e si limitano alle tre finestre centrali, le uniche dotate di un balcone continuo. Notevole la finestra timpanata al centro. E' evidente che siamo negli anni '30, forse un po' dopo il villino di cui sopra.
3. Villino Petrucci di via Ferdinando Ughelli 40.
Sciocchezze a parte, il villino di per sé è estremamente grazioso e per niente pesante. Le modanature sono essenziali e il contrasto di colori (è originale?) mi risulta molto piacevole. Ne viene fuori un insieme molto coerente e raffinato, per nulla enfatico. Almeno secondo il mio modo di vedere.
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