sabato 16 marzo 2013

Introduzione.

Cosa molto comune è quella di accarezzare, di tanto in tanto, idee strane, quasi a metà fra i deliri e le visioni sensazionali. A me è capitato guardando gli edifici costruiti dopo il 1909 e prima del 1935 nel quartiere Appio - San Giovanni.
Le motivazioni per questo mio interesse sono fra le più disparate: sicuramente in questo periodo mi colpisce molto: l'idea del rapporto fra tempo e memoria e la natura di sedimento che hanno di fronte alla corsa della Storia (sì, sono un simpatizzante del neoidealismo italiano) le testimonianze umane; la volontà di vedere come si declinasse ai livelli più minimali lo Spirito di un periodo così controverso.
Soprattutto mi ha incuriosito osservare come si declinasse il rapporto fra l'ornato, ossia le decorazioni esterne, e la funzione abitativa a seconda del ceto cui era destinato l'edificio.

Questa ricerca per me è soprattutto un divertissement. Non pratico granché la storia dell'arte, né molto la comprendo, e meno che mai la storia dell'architettura, quindi non aspettatevi discorsi profondi e analisi molto dettagliate perché non le saprei fare.
Nell'analizzare questi edifici centellinerò le parole e abuserò di fotografie: non ho intenzione di scrivere una storia dell'arte eclettica romana di inizio secolo o un "Fascismo di pietra" 2.0 o un saggio di filosofia "per studenti al bar". I fatti parlano da soli e, al massimo, vanno un po' aiutati.

Prendete quindi queste mie osservazioni, quindi, come fossero un diario di viaggio: estremamente soggettivo ed estremamente anaccademico.

Il mio unico intento è, pertanto, far conoscere alcuni palazzi a mio parere notevoli, auspicando che nel futuro si possano valorizzare magari con visite guidate affidate a persone competenti. Per quanto non memorabili come i palazzi del Sangallo o del Borromini, sono pur sempre delle memorie di un passato che ha contribuito a formare, nel bene o nel male, la nostra identità nazionale contemporanea.

Potrà capitare che io mi avventuri in "scorribande" nei vicini municipii I e IV. Non è per incoerenza, ma per meglio definire un atteggiamento, un modo di vedere le cose, che in quegli anni predominava.

Chiedo scusa per l'oscurità di alcune mie asserzioni ma prometto che, palazzo dopo palazzo, tutto sarà chiarito nei limiti delle mie possibilità.

Per chi volesse, come introduzione, conoscere un po' meglio la storia del IX municipio, questo è un link molto interessante, che spiegherà molto: http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=municipio_ix_sto.wp

Ah, onde evitare spiacevoli fraintendimenti qualora questo blog dovesse guadagnarsi un seguito, la mia ricerca NON porta nel modo più assoluto alcuna bandiera politica, presente o passata, ma solo il gonfalone del divertimento, unito alla bandierina della Verità del Sapere.

Buona lettura.

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